Le principali novità in materia di lavoro della Legge di Bilancio 2023
Studio Carli, 19/01/2023
La Legge di Bilancio 2023 introduce anche per il 2023 interessanti novità in materia di lavoro come, ad esempio, la proroga dell’esonero parziale dei contributi, alcuni provvedimenti in materia pensionistica, la revisione di particolari assunzioni agevolate, alcune modifiche alla disciplina dell’Assegno Unico e Universale e dei congedi parentali. Sintetizziamo di seguito le principali novità attinenti il mondo del lavoro.
ESONERO PARZIALE CONTRIBUTI CARICO DIPENDENTI
Viene riconosciuto anche per il 2023, con le medesime modalità e con gli stessi criteri previsti dalla precedente Legge di Bilancio (L. n. 234/2021), l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali IVS a carico dei lavoratori dipendenti. Modificato, invece, in parte l’importo dell’esonero. In particolare, il beneficio è riconosciuto:
- in via generale in misura pari al 2% e nel limite di un imponibile previdenziale mensile pari a 2.692,00 euro;
- in misura pari al 3% per i lavoratori dipendenti che abbiano una retribuzione imponibile mensile (compresa la tredicesima) inferiore a 1.923 euro.
Resta invariata l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO per il 2023 | |
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Rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico | |
Retribuzione imponibile (previdenziale) parametrata su base mensile per tredici mensilità | |
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ASSUNZIONI AGEVOLATE 2023
Beneficiari del Reddito di cittadinanza
I datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato soggetti beneficiari di Reddito di cittadinanza hanno diritto ad un esonero contributivo del 100% per 12 mesi, entro un limite annuo massimo di 8.000 euro.
L’esonero, alternativo a quello già previsto dalla normativa relativa al reddito di cittadinanza, spetta anche in caso di trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato.
Giovani under 36
Prorogata anche per il 2023 l’agevolazione prevista per l’assunzione a tempo indeterminato ovvero per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato di giovani under 36.
L’esonero, previsto in misura pari al 100% della contribuzione dovuta, può essere fruito entro un limite annuo massimo di 8.000 euro (limite massimo previsto in precedenza pari a 6.000 euro).
Si ricorda che uno dei requisiti richiesti per la fruizione dell’esonero consiste nell’assunzione o trasformazione del rapporto di lavoro instaurato con un lavoratore che non sia mai stato assunto a tempo indeterminato.
Donne
Prorogato l’esonero contributivo del 100%, nel limite annuo massimo di 8.000 euro, per le assunzioni di donne disoccupate con contratti a tempo indeterminato, determinato e per le trasformazioni a tempo indeterminato di contratti a termine.
In particolare, l’agevolazione può essere fruita per l’assunzione o trasformazione di donne appartenenti ad una delle seguenti categorie:
- donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;
- donne di qualsiasi età, prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea (regioni individuate periodicamente dalla carta degli aiuti a finalità regionale approvata dalla Commissione europea);
- donne di qualsiasi età, prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, occupate in una professione o settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere (tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna sulla base delle elaborazioni effettuate periodicamente dall’Istat);
- donne di qualsiasi età, prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.
ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE AI FIGLI
Dal 1° gennaio 2023 è previsto un incremento del 50% dell’importo dell’assegno unico e universale ai figli per le famiglie:
- con figli di età inferiore ad 1 anno;
- con 3 o più figli di età compresa tra 1 e 3 anni, per livelli di ISEE fino a 40.000,00 euro.
Diventano inoltre strutturali le seguenti misure:
- l’importo di € 175 mensili, previsto per ciascun figlio minore e per ciascun figlio disabile;
- la maggiorazione prevista in caso di figlio disabile fino ai 21 anni.
Delle novità previste dalla Legge di Bilancio si attendono le circolari attuative.
Approfondimenti e chiarimenti
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