Crediti d'Imposta per la Transizione 5.0
Studio Carli, 06/03/2024
Il Decreto PNRR approvato dal Consiglio dei Ministri il 26/02/2024 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 01/03/2024, offre alle imprese un'opportunità senza precedenti per abbracciare la digitalizzazione e la sostenibilità. Il piano prevede quanto segue:
Investimenti Agevolabili
I crediti d'imposta 5.0 sono riconosciuti per investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all'esercizio d'impresa, che promuovono la riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva o dei processi interessati dall'investimento.
Gli investimenti comprendono anche software, sistemi, piattaforme o applicazioni per il monitoraggio dei consumi energetici e l'efficienza energetica.
Ambito Temporale
I crediti d'imposta 5.0 si applicano agli investimenti effettuati nel 2024 e nel 2025. Pertanto, gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 possono godere dei nuovi crediti d'imposta, purché soddisfino i requisiti di risparmio energetico.
Aliquote Agevolative
Le aliquote dei crediti d'imposta 5.0 sono modulate in base alla riduzione dei consumi energetici e all'entità dell'investimento, con tre classi di efficienza energetica e tre scaglioni di investimento, per un totale di nove aliquote differenti. Ad esempio: per investimenti fino a 2,5 milioni, realizzati soprattutto da PMI, il credito d’imposta arriverà al 45% nella terza classe di efficienza energetica, cioè quella che darà i migliori risultati di risparmio. Questa percentuale scende al 40% e al 35% rispettivamente nella seconda e nella prima classe.
Cumulabilità degli Agevolazioni
I crediti d'imposta 5.0 non sono cumulabili con altre agevolazioni finanziate con fondi europei, con il credito d'imposta per investimenti in beni nuovi strumentali della legge di Bilancio 2021, né con il credito d'imposta per investimenti nella ZES unica.
Ambito Soggettivo
I nuovi crediti d'imposta 5.0 sono disponibili per tutte le imprese residenti sul territorio italiano e per le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente da variabili quali forma giuridica, settore economico, dimensione e regime fiscale.
Tuttavia, rimangono escluse le imprese che si trovano in situazioni di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, o che sono soggette ad altre procedure concorsuali. Inoltre, le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 non possono accedere ai crediti d'imposta.
Adempimenti
Le imprese devono conservare la documentazione idonea a dimostrare l'effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili per eventuali controlli futuri. Inoltre, devono presentare comunicazioni al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, attestando l'effettiva realizzazione degli investimenti e la riduzione dei consumi energetici.
Utilizzo
I crediti d'imposta 5.0 sono utilizzabili esclusivamente in compensazione tramite modello F24 entro il 31 dicembre 2025. L'eventuale importo non utilizzato può essere riportato in avanti e utilizzato in cinque quote annuali di pari importo.
Il testo di D.L. sul Pnrr approvato dal Consiglio dei Ministri il 26.02.2024 assegna un ruolo chiave al Gse, in attesa del decreto attuativo Mimit che dovrà chiarire vari aspetti applicativi del credito d'imposta. In base alla bozza di testo attuale, fruire del credito d’imposta per la transizione 5.0 sarà più complicato rispetto al bonus investimenti 4.0.
Approfondimenti e chiarimenti
Lo Studio Carli è a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti. Contatti Tel. 0444 914447 - info@studiocarli.it