Nuova Sabatini per la capitalizzazione delle PMI
Studio Carli, 09/09/2024
Gli investimenti pianificati dalle imprese per la seconda metà dell'anno possono usufruire di un contributo addizionale per gli impianti.
A partire dal 1° ottobre 2024, le PMI costituite come società di capitali e che investono in beni strumentali potranno presentare domanda, secondo il nuovo quadro normativo definito dal D.M. Imprese-Economia del 19 gennaio 2024, n. 43, e dalla circolare direttoriale del 22 luglio 2024, n. 115, che stabilisce le regole per beneficiare della cosiddetta “Nuova Sabatini Capitalizzazione”.
Beneficiari Ammessi
Le agevolazioni sono rivolte alle PMI strutturate come società di capitali, escludendo quelle che annoverano tra gli amministratori o i soci individui condannati per reati di formazione fittizia del capitale sociale, o che sono soggette a cause ostative secondo la normativa antimafia (D.Lgs. 159/2011).
Investimenti Ammissibili
Gli investimenti, inclusi quelli in leasing finanziario, devono riguardare macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature nuovi di fabbrica, hardware, software e tecnologie digitali per unità produttive esistenti o nuove sul territorio nazionale. Sono inclusi anche gli investimenti 4.0 come specificati negli allegati A e B della L. 232/2016.
Aumento di Capitale
Prima della presentazione della domanda di contributo, la società deve deliberare un aumento di capitale sociale di almeno il 30% del finanziamento. Questo deve essere versato entro 30 giorni dall'ottenimento del contributo, coprendo almeno il 25% dell'aumento deliberato.
Misura del Contributo
Il contributo previsto è pari al 5% per micro e piccole imprese, e al 3,575% per medie imprese. L'importo del contributo è calcolato convenzionalmente sugli interessi di un finanziamento di 5 anni, rispettando i limiti massimi degli aiuti di Stato.
Presentazione della Domanda
Le domande devono essere presentate online tramite la piattaforma disponibile su https://benistrumentali.dgiai.gov.it. Il soggetto finanziatore esaminerà la regolarità e la completezza della documentazione e richiederà al Ministero la prenotazione delle risorse per il contributo.
Cause di Revoca
Il D.M. 19 gennaio 2024, n. 43, elenca numerose cause di revoca che devono essere attentamente esaminate prima di presentare la domanda.
Approfondimenti e chiarimenti
Lo Studio Carli è a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti. Contatti Tel. 0444 914447 - info@studiocarli.it